sabato 18 giugno 2016



Di bellezza non mi stanco.
Delle ragazze ai primi soli
e il rossore delle cosce liberate.
Sulle terrazze
a un passo dalla rena calda
la pelle d’oca
dei francesi in acqua
con gli abiti stretti
e la biancheria che sfugge
e si lascia vedere.
Le lenti scure
con le birre a nastro
a sorprendersi per le risa
di muscoli e parole dimenticate
in un letargo che finisce
oggi forse
mentre strizzi gli occhi per la luce
e l’acre del limoncello.
Il pudore lasciato al cielo
con il fumo delle sigarette
che a contarle sono tante
come i minuti al mare.
Dei culi infine, di tutti

sono grato.