giovedì 15 dicembre 2016



Sei il mio fallimento perfetto
la caduta più rovinosa e bella
perdita di tutto il peso
rinuncia e astinenza,
la fame più dolorosa
Solo questo lo sai
mi tiene vivo oggi,
la conta degli avanzi
il freddo e il silenzio.
Non ciò che lambisce
ma capace di accedere
alle profondità come di abisso
dove spesso mi ritrovo.
E sono solo delle volte
non voglio niente
non mi interessa altro
che finire il non fatto.

venerdì 7 ottobre 2016


Come un’abluzione
in fila alla cassa
arriva una canzone.
Dice che tutti
sono capaci talvolta
di farci del male.
Anche senza intenzione
apriamo ferite
che non cauterizziamo.
Restiamo a sanguinare,
lasciamo la scia
qualcuno ci troverà
solo per il gusto
di infliggerci dolore




Mi manchi lo sai?
La sera specialmente
quando tutto tace
sei tu che parli
ed è strana la voce
non ha il suono tuo
ma sembra un canto
una litania del cuore
l'ossessiva invocazione
a quello che non c'è.
Gorgoglia nel bicchiere
bisbiglia con il fumo
rimbalza sulle mura.
Pare riflettersi poi
mai in uno specchio
nell' acqua ad esempio
e dove niente è per sempre.
Scorre, passa, svanisce
ma torna lo so
e io lo aspetto
oggi e per sempre
il tuo fottuto ricordo.




Dovrei seguire
il ciclo del freddo.
Una volta scongelata
la carne
non si può più chiudere
in una cella frigo.
Si fa così,
si rispetta la regola.
Così come
al contrario
ciò che ieri pulsava
puoi farlo di ghiaccio.
Ibernare un cuore
ad esempio
dopo un amore si può.
E poi di nuovo
farlo battere
ma solo una volta.
Così siamo noi
abbiamo limiti,
poche occasioni
siamo costretti alla scelta.




martedì 30 agosto 2016




Amami per domani
quando non ci sarò
più e per sempre.
Non è degli amanti
l’eterno o il futuro,
solo alla morte appartiene.
Non saremo certo noi
a sopravvivere a tutto.
Cogli gli attimi
o quello che ti pare
guardami qui, adesso.
È questo il nostro tempo.

venerdì 12 agosto 2016



C’è una mano capace
di fermare il tremore
una voce tenace
di parole d’amore
la potenza di un dito
a placare il rumore
lo sguardo rapace
di chi il nido protegge
il passo rapito
di chi tutto rifugge

mercoledì 20 luglio 2016



Torniamo a occuparci del mare ad esempio,
di cose talmente più grandi di noi
da fare spavento e pretendere tempo
contempliamo le acrobazie dei voli
il cambiamento infinitesimo dell’aria
la sua consistenza alleggerita all’imbrunire.
Oppure concentriamoci sul minuscolo,
il battito febbrile delle palpebre mentre sogni
e il respiro sincrono dell’amore fatto bene,
cronometriamo il silenzio prima delle risate
e le evoluzioni del pulviscolo in controluce.




giovedì 14 luglio 2016


Lasciami qui
ancora un po’
mi fa stare bene
come quei film
dove l’amore vince sempre.
Lasciami qui
e metterò ordine
ai pensieri spaiati
come i calzini nel cassetto.
Lasciami qui
a fumare lento
come mai prima di oggi
fino al termine della notte.
 -
Fuori albeggia finalmente
torneremo a esser vivi
con i nostri costumi lascivi
dopo il buio stremante
del sonno inseguito
e trovato sgualcito
da un pensiero costante
nella mia corsa da perdente