lunedì 20 gennaio 2020



La paura di una guerra privata
e io vado via
senza armi
alcuna difesa
e poche cose.

Rumoreggia la battaglia
ma la musica è alta anche oggi,
c’è un disco nuovo
che arriva come una bomba.

Da piccolo sognavo di planare
dal cielo al marciapiede,
mi svegliavo la notte
se avvertivo la vertigine.

Il bambino che gioca
ha un modellino di legno
e traiettorie disegnate
con matite colorate.

Io invece ho abbracciato
il carrello di ferro dell’aereo
ho volato davvero
fino a farmi scoppiare il cuore
lassù è un freddo di morte
che non sapevo.

Le bombe nel cielo
sono come le stelle di San Lorenzo
ma non portano sogni
ne fanno poltiglia.

La fine è in quel brillio
come fiamma del camino
che esaurisce la luce
e con se una vita.

Numeri siamo
e traiettorie imperfette
vediamo un arrivo
ma perdiamo la via.

Nel 2003 di Saddam
tu mi tradivi
quando volevamo andare in Africa
sulle orme di Burroughs.

E invece oggi
siamo corpi
in terra
senza più calore.

Mentre la guerra ritorna
mi manca
un secondo perfetto
più del sonno
più di tutto.



È un ritorno necessario
dove tu non ci sei più.

Alle mappe di Roma
tracciate con la biro
e le cabine telefoniche
per dirti che sto bene.
Questa città eterna
non dimentica nessuno,
il murale di Pasolini,
la sua foto da Necci,
e una traccia di te ovunque
nelle case di chi ti ha amato.

Qui come a Lecce
sei in quei poster di Buckley
o nel dvd di Belli e dannati,
nella storia del folk studio,
così come nella mia.

E sei al Pigneto la notte
solo per dirmi
che “love is the answer”.
Mi avresti dato del pazzo
e io avrei riso forte,
avrei bevuto una birra
e tu mi avresti guardato.
Mi avresti chiesto del domani
e io avrei alzato le spalle.

E capisco,
questa voglia mia di cielo,
questa terra desolata piena di gente
e il mio scomparire a tratti.

C'è,
al di là di noi,
la possibilità di un'isola
per guardare come le vergini
dove si posa la bellezza.
Poter seguire una strada
e sbagliarne altre cento
come quando si viaggiava
con il fiuto e i consigli della gente.

È un ritorno necessario
dove di te qualcosa resta.