E ti trovi da un lato
più scomodo alle volte,
corroso dal sale
riarso dal sole,
come una strettoia
o una vena difettosa.
“Non avessi le mani
perderei i miei vizi
e non avessi la bocca
metà delle virtù”.
La morte ha fascino,
la sua possibilità
dietro il singolo battito.
Quando poi incontra
una vita tenace
è un incontro di boxe
fino all’ultimo round,
l’assunzione di essere
tutto e dopo niente,
una distrazione da poco
e sei al tappeto.
Ma è solo un attimo
amico mio di sempre.
Queste esistenze
anche le più disastrose
sono somma di attimi perfetti
un cronografo di sangue e ossigeno.
Siamo macchine incredibili
e tanto stupide da inciampare
sempre sullo stesso ring.