sabato 18 giugno 2016


Alle piazze con il sole
a crepare pietre
e piegare spalle.
Rovente il lastricato
nei deserti della controra
in questi paesi
abitati da cugini
dove i bambini
si somigliano tutti.
E le donne hanno
sguardi a cercare altro
dai quattro incroci
e le strade consuete,
dei visi intagliati
dei vecchi
e le loro le mani dure
tese e aperte nei bar
con la birra a un euro.
Da anni che non sai
che non conosci
come questa vita
che scorre lenta
a sud.
Lì ti muovi alieno
con un ritmo diverso
fuori tempo
fuori da questo tempo
lontano forse
ma nostro in fondo.
Andamento di vita
in terzine
all’ombra dei mostri
con la cassa dritta
e gli assassini delle coste
terroristi del mare nostro.
E hai provato Sergio
a raccontarmelo tutto questo
tra un tiro e l’altro
e oggi, finalmente,
lo respiro.