mercoledì 22 marzo 2017



La malattia che ne faccio
col tempo ci lascia
solo un flebile dolore
e un segno leggero,
come di una cicatrice
che hai sotto al mento,
la caduta da bambina
che ti ha corretto il sorriso.
Ora svirgola a sinistra
un angolo è poco più alto,
lo guarderei per giorni
quel centimetro di pelle
la perfezione che alberga
nelle cose fuori posto,
il miracolo delle lacrime
quando si è felici.